Ucraina, card. Zuppi: Pace sia giusta, compromesso tra principi e realtà



“Finalmente si prendono le misure di possibili soluzioni. Ogni pace è su misura”. Lo dice il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, parlando della guerra in Ucraina. In una intervista a Il Corriere della Sera aggiunge: “La pace deve essere giusta. Ma giusta è la pace ed è sempre un compromesso che declina principi e realtà. Una strada che andava percorsa con determinazione già tre anni fa, quando ci fu la prima vera opportunità”.Poi su Donald Trump: “La sua insistenza ha portato al dialogo in Medio Oriente e in Ucraina, aprendo finestre che sembravano sigillate. Certo, preoccupa che abbia cambiato il nome del Dipartimento della difesa in Dipartimento della guerra: significa rinunciare alla convinzione che i conflitti si devono risolvere con il dialogo e con un’autorità sovranazionale. E questo sì cambierebbe il mondo. Rispetto alla sua politica ha ragione la Conferenza episcopale statunitense che si è opposta alle deportazioni indiscriminate di massa e ha chiesto il rispetto della dignità degli immigrati, oltre a giudicare inaccettabili misure che colpiscono famiglie e bambini e riducono programmi che tutelano il creato di Dio”. E ancora sulla Chiesa che è contro il riarmo: “Non confondiamo difesa e riarmo. La Ue avrebbe bisogno di un efficace coordinamento unitario, premessa a un esercito europeo. Un riarmo proporzionato ai reali rischi della sicurezza. Ci vogliono coraggio e visione. De Gasperi diceva: l’Europa unita non nasce contro le patrie, ma contro i nazionalismi che le hanno distrutte”.