Nel 2030 le auto elettriche rappresenteranno il 50% della domanda totale. È quanto emerge dal report ‘La mobilità elettrica: inevitabile o no? Analisi dal punto di vista dei consumatori’, realizzato da Motus-E e Quintegia che precisa come “la domanda di auto elettriche arriverà a superare quella di ogni altro tipo di alimentazione entro il 2025, nel 2030 rappresenterà il 50% della domanda totale e nel 2050 quasi l’80%”.
Nel 2021 in Italia su un totale immatricolato di 1.475.393, il 4,6% è rappresentato da veicoli BEV (67.542), contro una quota del 2,3% nel 2020 e dello 0,5% nel 20193 . Questo trend in costante aumento è un segnale importante, spinto soprattutto dagli incentivi e da un’offerta sempre più ricca che ad oggi consiste in Italia in circa 55 modelli di veicoli elettrici disponibili in commercio. Domanda auto da parte dei consumatori per alimentazione La domanda di auto elettriche arriverà a superare quella di ogni altro tipo di alimentazione entro il 2025, nel 2030 rappresenterà il 50% della domanda totale e nel 2050 quasi l’80% 10 2. Il mindset del consumatore – Prodotto 2020 2025 2030 2035 2040 2045 2050 Benzina Diesel Mild Hybrid Ibride plug-in Elettriche Uno dei principali risultati emersi da questo studio è che la domanda di auto elettriche da parte dei consumatori finali crescerà in modo significativamente repentino e rilevante. In particolare, si stima che la domanda di veicoli elettrici continuerà a crescere arrivando a superare quella per ogni altro tipo di alimentazione entro il 2025 e sfiorerà quota 80% nel 2050.
Il prezzo di acquisto dell’auto è il fattore che maggiormente influenza le scelte dei consumatori, più basso è il costo di un’auto elettrica e maggiore è la sua domanda, spiega il report, sottolineando che “a parità di prezzo e con l’evoluzione tecnologica prevista, i consumatori preferiranno acquistare vetture elettriche piuttosto che a combustione interna”. Ed è quello che secondo il rapporto accadrà entro il 2030, quando “0 si ridurrà il prezzo di acquisto dei veicoli elettrici e si raggiungerà la parità di costo con i veicoli tradizionali nei segmenti più bassi della carline”.
Secondo Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, è importante “che gli Stati Europei accompagnino questo trend con strumenti di supporto all’acquisto almeno per un primo periodo, per raggiungere quella ‘parità di prezzo’ che i rispondenti al sondaggio richiedono. In tal senso è preoccupante osservare che l’Italia è l’unico mercato auto in Europa che non ha previsto incentivi all’acquisto dei veicoli elettrici per il prossimo triennio. Questo rischia di rendere l’Italia un mercato di sbocco unicamente di veicoli endotermici, rendendo ancor più arduo il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, così come lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica pubbliche che possono crescere se cresce il numero di autoveicoli a batteria. È importante anche evidenziare che uno scenario nel quale l’Italia rimanesse un mercato automotive prevalentemente endotermico avrebbe un effetto negativo sullo sviluppo della filiera industriale della mobilità elettrica, con rilevanti impatti sul fronte occupazionale. Ci auspichiamo che il Governo intervenga nel 2022 e accolga le nostre proposte di incentivi a calare nel corso degli anni e di supporto alle infrastrutture di ricarica”.