Nove azioni da mettere in atto nella vita di tutti i giorni per risparmiare quantità di petrolio sufficienti per riempire 120 superpetroliere e gas utile a riscaldare quasi 20 milioni di case. Ridurre la dipendenza europea dell’energia russa è un’operazione che deve partire dal basso e dalla vita di ogni giorno. Ne sono convinti la Commissione Europea e l’Agenzia internazionale per l’Energia (Aie), che hanno pubblicato un rapporto con nove raccomandazioni e consigli che, se seguiti, potrebbero portare una famiglia tipo nell’Unione Europea a risparmiare in bolletta circa 450 euro l’anno.
Dallo scorso autunno, l’UE è alle prese con una crisi energetica di vasta portata, trainata dall’aumento dei prezzi di gas ed elettricità che hanno accompagnato la ripresa post-lockdown da Covid-19, e aggravata dalle tensioni geopolitiche con la Russia, che per anni è stato il principale esportatore di gas e petrolio all’Europa. “Siamo di fronte alla prima crisi energetica davvero globale e sembra che ci accompagnerà per qualche tempo, potrebbero essere settimane o mesi”, ha avvertito Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Aie, intervenendo all’evento online di presentazione del rapporto.
Oggi, alla luce della guerra in Ucraina, la dipendenza europea dagli idrocarburi russi va ridimensionata e i consumatori europei possono contribuire nel breve periodo abbattendo i consumi di energia nella vita di tutti i giorni. Tra le raccomandazioni, abbassare il riscaldamento in inverno e alzare il condizionatore in estate per risparmiare circa 90 euro l’anno. E poi, lavorare per quanto possibile da casa, usare di meno l’auto o in modalità condivisa, ridurre la velocità sull’autostrada per risparmiare il carburante, lasciare l’auto a casa la domenica. E ancora, camminare di più o usare la bici più di frequente, usare i mezzi pubblici e, se possibile, invece di prendere l’aereo, usare il treno anche per le tratte lunghe. Nulla di particolarmente impossibile, che non solo può “aiutare l’Ucraina”, ma anche portare benefici contro il cambiamento climatico, l’abbattimento delle emissioni di CO2 e più in generale a uno stile di vita più sostenibile.
L’Unione Europea importa dalla Russia “circa 150 miliardi di metri cubi all’anno di gas. Dobbiamo ridurre questa dipendenza energetica”, ha ammonito la direttrice generale dell’Energia della Commissione Europea, Ditte Juul Jørgensen. Secondo la Commissione europea, il Green Deal e il pacchetto sul clima ‘Fit for 55’ proposto a luglio 2021 vanno già in questa direzione. “Stimiamo di poter tagliare 100 miliardi di metri cubi di gas entro il 2030 semplicemente accelerando i nostri obiettivi sulle rinnovabili, sull’efficienza energetica (per tagliare i consumi) e con forniture alternative” di importazioni di gas e gas liquefatto. Una misura necessaria sul breve periodo, però, è “risparmiare energia anche in casa”, ha sottolineato. “Ci aiuta a risparmiare sul rincaro delle bollette di gas ed elettricità – ha concluso – è utile contro i cambiamenti climatici e alla riduzione delle emissioni, aiutando al contempo anche l’Ucraina”.