“L’Africa può costituire un’alternativa tanto per l’Europa – che tornerebbe a riconoscere nel Mediterraneo un quadrante strategico per il proprio benessere – quanto per l’Italia che per vocazione, tradizione, storia e collocazione geografica rappresenta un ponte naturale tra Nord e Sud. Inoltre la circostanza che si possa usufruire di gas riconducibile all’Eni è un vantaggio innegabile che
permette al nostro Paese di tenere una posizione di forza”. E’ quanto si legge nella Relazione del Copasir al Parlamento sulle ‘Conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina nell’ambito della sicurezza energetica’, votata questa mattina. “Il vantaggio competitivo che l’Italia acquisirebbe con tale soluzione – prosegue il documento – deve essere messo a sistema con l’obiettivo di raggiungere l’autonomia strategica europea e occidentale di cui proprio l’Italia può essere protagonista quale hub mediterraneo e quindi europeo. Si pensi ad esempio alla costruzione di un gasdotto che attraverso la Francia e la Spagna consentirebbe all’Italia di incrementare i livelli di gas provenienti dal territorio algerino, accrescendo il proprio raggio di azione nell’area mediterranea e ponendosi quale canale privilegiato di nuove rotte del gas, a differenza del passato nel quale il peso infrastrutturale e politico dell’intesa operativa stretta tra Germania e Federazione russa ha ridotto queste potenzialità nonostante il notevole know how tecnologico e professionale delle nostre aziende di settore. Il livello delle reti infrastrutturali italiane garantisce buoni livelli di efficienza”.