Gas, Copasir: Se prezzo salisse ancora valutare acquisto pubblico per stoccaggi

“Anche il gas presente negli stoccaggi è acquistato ed immagazzinato da operatori di mercato, questi ultimi, in considerazione degli attuali elevati prezzi di acquisto, hanno ritenuto opportuno ed in alcuni casi indispensabile non assumersi il rischio di acquistare la materia prima agli attuali livelli del mercato. Il mancato raggiungimento dei livelli di stoccaggio programmati potrebbe però causare una indisponibilità della materia prima nei mesi più freddi dell’inverno 2022-2023. Una possibile soluzione per ovviare a questa criticità è quella di affidare all’intervento pubblico acquisti di gas destinato agli stoccaggi”. E’ quanto si legge nella Relazione del Copasir al Parlamento sulle ‘Conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina nell’ambito della sicurezza energetica’, votata questa mattina. “Se il prezzo dovesse salire ulteriormente, gli acquisti destinati all’immagazzinamento sarebbero avvenuti ad una tariffa rivelatasi conveniente; se invece il prezzo dovesse scendere, la quota di gas assorbita dal sistema dei consumi, ulteriore rispetto a quella immagazzinata negli stoccaggi, sarebbe tale da compensare ampiamente il costo aggiuntivo sostenuto, che garantirà però la possibilità di affrontare con maggiore sicurezza, al riparo da rischi economici e sociali

facilmente immaginabili, il prossimo inverno”, sottolinea il Comitato. Proseguendo: “Tali politiche di sostegno pubblico alla formazione degli stoccaggi dovrebbe concretizzarsi attraverso un intervento del Governo e dell’Arera volto a porre le condizioni affinché gli operatori di mercato possano effettuare gli acquisti necessari all’alimentazione degli stoccaggi”. (Segue)