Espinos: “Formula E punta di diamante del motorsport elettrico”

Il campionato del mondo presenta la sua terza generazione di auto elettriche a Monaco. Il direttore sportivo Frédéric Espinos: "Saranno più efficienti e più veloci"

formula E

Anche davanti al colosso della Formula 1, alla tecnologia ibrida sempre più elettrica e alle altre discipline che si muovono in questa direzione, la Formula E resta “la punta di diamante del motorsport elettrico”, secondo il suo direttore sportivo Frédéric Espinos. Il campionato del mondo presenta la sua terza generazione di auto elettriche a Monaco, teatro del sesto turno della stagione questo fine settimana.

Può parlarci di quest’auto che sarà su strada dal 2023?

“È un’auto che sarà più efficiente e più veloce, naturalmente. Per definire l’efficienza, è molto semplice: ci sarà meno energia nella batteria e, in una gara della stessa distanza – cioè quarantacinque minuti più un giro – andremo più veloci e quindi faremo più chilometri. In secondo luogo, è un’auto che è più progettata per i circuiti cittadini, che dovrebbe consentire più sorpassi e con due grandi innovazioni: un motore nella parte anteriore che è progettato per rigenerare l’energia cinetica. Quando freniamo, recuperiamo l’energia in questo motore ed è così che ricarichiamo la batteria. E il secondo è che non c’è più un freno posteriore, perché un motore elettrico può frenare all’infinito, quindi useremo la forza del motore elettrico per poter frenare con il motore e ancora una volta rigenerare energia”.

Il ritorno della Formula 1 negli ultimi anni non la mette in ombra? Soprattutto con più Gran Premi in città, che è il vostro marchio di fabbrica…

“È il contrario, secondo me. Abbiamo bisogno di una Formula 1 forte. Quando si ha una Formula 1 forte, si ha uno sport motoristico forte. Non è una competizione, al contrario è la forza trainante. Sulla F1 che fa più gare in città, diciamo la verità, Vegas è una grande mossa (la F1 andrà a Las Vegas nel 2023, ndr). Stiamo anche cercando di fare una seconda gara negli Stati Uniti (oltre a New York, ndr), che è il vero obiettivo. Ma penso che ognuno abbia il suo posto, possiamo convivere. D’altra parte se ci seguono su questo punto significa che quello che stiamo facendo non è completamente stupido, dobbiamo continuare”.

Come continuare davanti alla F1, il cui motore ibrido sarà al 50% elettrico nel 2026, e ad altre discipline che stanno passando a motori elettrici o ibridi?

“Siamo diversi e dobbiamo continuare ad essere diversi, questo ci permette di portare nell’ecosistema partner diversi che cercano qualcosa di diverso. Facciamo quello che sappiamo fare, offriamo qualcosa di diverso e il giorno in cui diventeremo “normali”, diventerà complicato. Dobbiamo rimanere il massimo livello del motorsport elettrico, dobbiamo essere il riferimento in termini di tecnologia, capacità di auto e velocità. Proprio come la Formula 1 è l’apice dello sport motoristico in generale, dobbiamo essere il vertice dello sport motoristico elettrico. Non dobbiamo avere paura della concorrenza, che ci sono altre discipline elettriche. Penso che al contrario sia inevitabile, significa che è un buon segno. Personalmente, non sono convinto che per tutte le discipline sia una buona idea andare full electric, ma è inevitabile quindi dobbiamo affrontarlo”.