Si apre oggi e durerà fino al 6 maggio la visita del ministro Luigi Di Maio, in India. La prima missione in India di un ministro degli Esteri italiano dal 2012 rappresenta, si legge in una nota, di “un importante passaggio del processo di rilancio dell’articolato partenariato bilaterale”.
Di Maio effettuerà una prima tappa a Bangalore, centro tecnologico e scientifico del subcontinente, dove verrà inaugurato il neo-istituito Consolato Generale d’Italia. Nella Silicon Valley indiana gli incontri saranno dedicati principalmente all’approfondimento della cooperazione scientifica e tecnologica nei settori innovativi delle startup e dell’aerospazio.
Il titolare della Farnesina effettuerà una visita alla Indian Space Research Organization, accompagnato dal Presidente dell’ASI (Agenzia Spaziale Italiana), Giorgio Saccoccia, e incontrerà alcuni giovani imprenditori italiani presso la sede di una start-up italo-indiana. La tappa di Bangalore si concluderà con la visita all’Indian Institute of Science, tra i più prestigiosi istituti accademici indiani, che da anni ha avviato un programma di collaborazione scientifica – co-finanziato dalla Farnesina- con Elettra Sincrotrone Trieste, centro di ricerca italiano di eccellenza.
Il 6 maggio, nella capitale New Delhi, il Di Maio si recherà al Memoriale del Mahatma Gandhi (Raj Ghat). A seguire, si terranno le Consultazioni Politiche tra il Ministro Di Maio e l’omologo Jaishankar.
Avrà inoltre un colloquio con il ministro del Commercio e dell’Industria Goyal, incentrato sul rafforzamento della cooperazione economica bilaterale e multilaterale, con uno sguardo specifico verso i settori della transizione energetica, della connettività e della mobilità sostenibile. Insieme al Ministro Goyal, il titolare della Farnesina presiederà poi una riunione con i vertici di qualificate società italiane e indiane. Nel corso di questo momento di dialogo, che riguarderà alcune realtà italiane di eccellenza con progettualità attive o concreti interessi prospettici nel mercato indiano, saranno esaminate le opportunità di investimento favorite da “Make in India”, l’ambizioso piano che mira a rafforzare il settore manifatturiero indiano, aprendolo a forme di collaborazione industriale con imprese straniere.