Von der Leyen: “Le rinnovabili sono la miglior risposta al caro-bollette”

La presidente della Commissione Ue vuole essere certa che si capisca l’importanza del cambio di abitudini quotidiane. Non è solo una questione industriale, è soprattutto una questione culturale

Ursula von der Leyen

Parla alla platea tedesca, quella che quotidianamente sfoglia il Frankfurter Allgemeine Zeitung per cercare notizie e informazioni. Ma Ursula von der Leyen sceglie le famiglie per rilanciare una volta di più il progetto di sostenibilità dell’Unione europea. La presidente della Commissione UE lavora, sin dal primo giorno di manovre militari russe sul suolo ucraino, a misure di sanzioni contro il Cremlino. La svolta ‘green’ si rende necessaria per svincolarsi dalla morsa di Mosca e Gazprom, ma von der Leyen sceglie l’attualità, quella che tocca da vicino e nel vivo tedeschi e europei. “L’espansione delle energie rinnovabili domestiche – dice – è anche la nostra migliore risposta all’aumento dei prezzi dell’energia”. Vuole essere certa che si capisca l’importanza del cambio di abitudini, oltre che di paradigmi. Non è solo una questione industriale, è soprattutto una questione culturale. Ecco l’utilizzo di quel “anche” per difendere come non mai l’agenda di sostenibilità dell’Unione.

C’è la necessità di non intaccare il potere d’acquisto delle famiglie, che incide su domanda e consumi interni, ma c’è la necessità di ridurre fino all’ultima le commesse con la Russia. “Il piano chiamato REPowerEU intende sostituire 150 miliardi di metri cubi di gas russo”, vale a dire il quantitativo importato solo lo scorso anno dal principale gruppo controllato dal Cremlino. Un terzo delle dipendenze a dodici stelle sarà rimpiazzato con il gas naturale liquefatto statunitense, grazie alla fornitura aggiuntiva di 50 miliardi di metri cubi di gas concordata con l’amministrazione Biden. A questo si aggiunge la strategia per l’idrogeno, fonte che “potrebbe sostituire un altro terzo” del gas oggi comprato a est.

Il resto risponde al nome delle rinnovabili, e ancora una volta von der Leyen tocca a parlare di temi che i cittadini possono capire senza difficoltà. “I prezzi della benzina stanno salendo alle stelle. I costi delle energie rinnovabili, invece – dice – sono in continuo calo da molti anni”. Un passaggio breve, che investe il modo di spostarsi passando per il conto da pagare. Una modalità per avvicinare l’opinione pubblica ancora di più a quella strategia di sostenibilità su cui l’Ue non intende cedere. Visto il costo di un pieno, appare utile per tutti “eliminare gradualmente i combustibili fossili, il gas e passare alle energie rinnovabili”, che risultano convenienti anche in altri aspetti della vita di tutti i giorni.

I prezzi dell’elettricità – spiega – vengono drasticamente ridotti per le aziende e le famiglie in Spagna e Portogallo”. Altro tema caldo, sensibile, su cui i cittadini vogliono misure per ridurre bollette e preservare potere d’acquisto. Von der Leyen anche in questo caso parla con cognizione di causa. Cita i modelli iberici perché qui, elettricità a buon mercato “è possibile perché questi due Paesi già coprono quasi due terzi del loro fabbisogno da fonti di energia rinnovabile”. Senza contare i benefici geopolitici e occupazionali. “Che si tratti di energia solare, eolica, idroelettrica o biomassa – continua – ogni kilowattora aggiuntivo di elettricità che produciamo noi stessi da energie rinnovabili qui in Europa riduce la nostra dipendenza dagli altri e fa bene al clima e al nostro pianeta, e creare posti di lavoro qui a casa”. Von der Leyen ‘vende’ il modelle verde in Europa, con intelligenza e pragmatismo, parlando alla gente. Quello che gli europei, non solo di Germania, vogliono.