Idrogeno e decarbonizzazione all’Industrial Valve Summit

Luca Pandolfi, project manager di IVS presenta l'evento internazionale dedicato alle valvole industriali e alle soluzioni di flow control in programma il 25 e 26 maggio

Il grande fermento generato dalla rivoluzione green è sotto la lente d’ingrandimento di Industrial Valve Summit. Attraverso una serie di workshop di scenario, IVS analizzerà le nuove applicazioni e le sfide che offrono grandi opportunità di sviluppo al comparto. Anche le tecnologie delle valvole industriali si sono già affacciate verso fonti energetiche alternative all’Oil&Gas. Non si tratta di una rivoluzione, bensì di un solido e progressivo percorso di transizione che terrà banco per un lungo periodo in cui il fossile e le rinnovabili conviveranno e dialogheranno“. Lo dice a GEA Luca Pandolfi, project manager di IVS – Industrial Valve Summit, il più importante evento internazionale organizzato in Italia dedicato alle valvole industriali e alle soluzioni di flow control, promosso da Confindustria Bergamo e Promoberg. L’appuntamento si svolgerà il 25 e 26 maggio presso la Fiera di Bergamo. Sono attesi 300 espositori  da 12 Paesi in rappresentanza di 4 Continenti.

In questo senso, spiega Pandolfi, “IVS si propone di offrire alle aziende del comparto gli strumenti e i momenti migliori per individuare e discutere le evoluzioni della domanda e dei mercati“. In primo piano le sfide dell’idrogeno: l’appuntamento di apertura del Summit sarà proprio la tavola rotonda, la prima nel suo genere, che esaminerà il ruolo dell’idrogeno nei nuovi scenari legati alla decarbonizzazione, in programma il 24 maggio. Il Summit rappresenta l’occasione per approfondire le applicazioni delle ultime innovazioni e i temi orientati alla sostenibilità, ad esempio le tecnologie di Carbon Capture and Storage (CSS), il panorama dei biocombustibili, delle bioraffinerie e delle bioenergie. La tavola rotonda si svolgerà dalle 18 alle 19.30 presso la Caravaggio Room al piano terra della Fiera di Bergamo.

IVS rappresenta una vetrina per discutere il cambiamento e analizzare le direzioni verso cui il mercato è indirizzato, soprattutto nell’attuale contesto di profondo cambiamento. Nel 2020 gli investimenti mondiali nel settore dell’Oil&Gas sono calati di circa il 30% e il recupero del 2021 si è espresso a ritmi moderati ma insufficienti a riagganciare i livelli pre-pandemia. Ne è conseguita una contrazione del fatturato delle imprese del settore (-11%) ma già nel 2021 l’export italiano è cresciuto a ritmi in linea (o più elevati) rispetto a quello dei competitor in oltre il 60% dei top-100 mercati mondiali.

I numeri emergono dall’Osservatorio IVS-Prometeia ‘The oil & gas valve industry in Italy’, che sarà presentato integralmente durante il convegno di apertura del Summit. La ricerca fotografa lo stato del comparto italiano, che conta 255 imprese, 11.400 addetti e un valore della produzione pari a 3.2 miliardi di euro. L’Italia è in testa alla graduatoria dei produttori Ue: quasi 2 valvole su 5 per l’Oil&Gas prodotte in Europa sono italiane. In particolare, entro un raggio di 100 km dalla Provincia di Bergamo ha sede un distretto industriale che genera oltre il 90% della produzione nazionale del comparto.