Innovation smart energy conference, Angi: “Sviluppare green economy”

Angi presenta il 'Manifesto per smart city e future mobility': investire nelle nuove tecnologie per la salvaguardia dell'ambiente e fonti alternative contro il cambiamento climatico

Successo di pubblico e contenuti per l’Innovation Smart Energy Conference, che si è svolto al Palazzo Wedekind di Roma, promosso dall’Associazione Nazionale Giovani Innovatori. Ad aprire i lavori la sottosegretaria al Mite, Ilaria Fontana, a cui hanno fatto seguito le massime autorità istituzionali su transizione ecologica e innovazione, tra cui: Francesco Tufarelli, direttore generale della Presidenza del Consiglio dei ministri, Renzo Tomellini, capo della segreteria tecnica del ministero della Transizione ecologica, Alessandro Coppola, direttore generale del Dipartimento Innovazione di Enea, William Nonnis Full Stack & Blockchain Developer, prima per il Ministero della Difesa ora in Enea, Maria Siclari, direttore generale Ispra, Gianpiero Ruggiero, primo tecnologo del Cnr, e le voci dal mondo parlamentare e territoriale, come quelle di Tullio Patassini (Lega); Giuseppe Chiazzese (M5S); Chiara Braga (Pd); Federico Mollicone (FdI); e Cosimo Latronico, assessore regionale all’Energia in Basilicata.

Siamo lieti del successo di questa manifestazione – commenta il presidente dell’Angi, Gabriele Ferrieri – e ringraziamo le massime autorità istituzionali, del mondo parlamentare e territoriale intervenute che hanno portato la loro preziosa testimonianza, sottolineando l’impegno e l’investimento che l’Italia sta facendo al fine di salvaguardare la transizione ecologica e autonomia energetica del nostro Paese vista la situazione geopolitica attuale in perfetto dialogo con quelli che sono anche i vari interlocutori europei con l’obiettivo di un’economia sempre più green e orientata alla salvaguardia dell’ambiente e del benessere dei cittadini. Come contributo ai lavori del governo e delle varie agenzie governative, abbiamo consegnato il nostro Manifesto per smart city, green economy e future mobility“.

Il Manifesto per smart city, green economy e future mobility, presentato dall’Angi, punta a promuovere ed evidenziare da un lato, l’importanza di investire nelle nuove tecnologie per la salvaguardia dell’ambiente, dall’altro nell’utilizzo di fonti alternative per poter combattere il cambiamento climatico e rendere pertanto la nostra città più pulite e più rispettose dell’ambiente intorno a noi, con un occhio alla sostenibilità in base anche agli obiettivi dell’agenda Onu 2030. L’importanza di questa concertazione tra i vari attori punta ad una maggiore sinergia pubblico privata che permetta di raggiungere gli obiettivi che il Governo italiano è chiamato a perseguire in base a quelle che sono le direttive comunitarie, ma soprattutto al ruolo e alla centralità che necessariamente il nostro paese deve avere per vincere la sfida dinanzi a sé.

Presentata anche l’indagine sullo stato della transizione ecologica in Italia, promossa da Angi Ricerche in collaborazione con Lab2101. A presentare i dati il direttore del Comitato Scientifico, Roberto Baldassari, spiegando quanto la sostenibilità e la transizione ecologica siano importanti per gli italiani: “Nove cittadini su 10 ritengono fondamentale investire proprio sulla transizione ecologica, deputando il rispettivo Dicastero (40,2%) come attore principale che dovrebbe gestire questo processo, seguito dalle agenzie governative (22,5%) e dai centri e osservatori privati (16,4%). Tra i punti prioritari per facilitare questo passaggio epocale per il nostro Paese, gli italiani mettono al primo posto le energie rinnovabili (30,8%), seguite dall’agroecologia (22,9%) e dalla mobilità a zero emissioni (18,3%). Per quanto riguarda le azioni che dovrebbero intraprendere le grandi aziende per essere protagoniste della transizione ecologica, gli italiani ancora una volta puntano sulle energie rinnovabili (21,4%), sugli investimenti nell’innovazione per la sostenibilità (18,3%) e sull’adozione di sistemi di valutazione premianti verso fornitori che adottano criteri ambientali e sociali (18,2%)”.

A completare i lavori, le importanti testimonianze del mondo aziendale, tra cui Claudio Lubatti, Head of Institutional Relation Innovation Ecosystem Intesa Sanpaolo Innovation Center; Ivan Vigolo, Group Chief Innovation & Information Officer Acea; Marco Pietrucci, Head of Innovation Terna SpA; Luca Fontanelli, Ceo E-Gap. E ancora i casi di studio delle imprese innovative e le voci del mondo associativo, con: Francesco Paolo Russo, Ceo To Be Srl , Francesco Naso, segretario generale Motus-E, e con le voci dal mondo accademico, Filippo Giordano, Director of Program in Management and Finance Lumsa, e Francesca Faggioni, del dipartimento di Economia dell’Università degli Studi Roma Tre.