Ricerca, Messa: Su Clima scienza aperta e condivisione dei dati, no passi indietro

“La scienza aperta è una realtà: lo abbiamo visto nel corso della pandemia legata al Covid e sono certa lo vedremo anche negli studi sul cambiamento climatico perché, su un tema così importante, l’accesso ai dati ed ai risultati della ricerca sarà imprescindibile per il raggiungimento di una reale sostenibilità futura. Non possiamo fare passi indietro su questo tema e in Europa credo che l’European Open Science possa essere un meccanismo in grado di combinare apertura e sicurezza. L’eredità di questi anni di pandemia deve essere uno stimolo a lavorare insieme anche sul fronte della comunicazione della scienza, in modo da rendere i cittadini molto più consapevoli di cosa voglia dire libertà accademica e dei benefici che la ricerca possa portare loro”. Così la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, al G7 Science Ministers Meeting, il vertice dei Ministri della Scienza del ‘Gruppo dei 7’, in corso a Francoforte, sotto la presidenza tedesca.



I ministri di Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti, alla presenza della Commissaria europea per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù, Mariya Gabriel, si sono confrontati sulla centralità della scienza e della ricerca nel garantire un futuro più equo e sostenibile, discutendo le possibili iniziative congiunte da avviare.



“Come G7 dobbiamo non solo proteggere ma anche promuovere i principi fondamentali delle nostre democrazie, quali la libertà della scienza e della ricerca e il diritto allo studio, che sono alla base anche delle collaborazioni internazionali”, ha spiegato in uno dei suoi interventi il ministro Messa.



(Segue).