“Grazie alla nostra posizione geostrategica, la Croazia può essere un hub energetico dell’Unione Europea da rafforzare”. Lo ha dichiarato il premier croato, Andrej Plenković, nel suo intervento alla plenaria del Parlamento Ue. Zagabria sta potenziando un terminale di gas naturale liquefatto (GNL) “portandolo da 2,9 milioni a 6 milioni di metri cubi, con investimenti che serviranno non solo per la nostra economia, ma potenzialmente anche per Bosnia, Slovenia e Ungheria”. Inoltre, “l’oleodotto nell’Adriatico del Nord potrebbe rifornire anche le raffinerie in Serbia e in Slovacchia”, ha sottolineato il premier croato. Gli investimenti in gasdotti, oleodotti e terminali GNL si iscrivono nella strategia di “diventare indipendenti dalle fonti fossili della Russia, garantendo la sicurezza di approvvigionamento energetico ai nostri cittadini e imprese attraverso reti energetiche europee”. Così “come per rispondere alla crisi pandemica è stato messo in piedi il Next Generation EU, la Commissione ha presentato il piano RePowerEU per indicarci come riorganizzarci” in questa nuova crisi, da cui “nessuno rimarrà immune”, ha concluso Plenković.