I ministri europei dell’energia riuniti in Consiglio a Lussemburgo hanno dato il via libera definitivo all’accordo con il Parlamento sull’obbligo di mantenere le riserve di gas piene all’80% della propria capacità entro il primo novembre 2022, per poi salire al 90% per gli anni successivi. La proposta di regolamento è stata avanzata dalla Commissione europea per affrontare eventuali rischi di approvvigionamento dovuti a tagli improvvisi alle forniture di gas dalla Russia, il principale fornitore all’Europa. Complessivamente l’UE dovrà riempire l’85% della capacità totale di stoccaggio del gas sotterraneo nel 2022, oggi le riserve sono piene a poco più del 50%. Secondo l’accordo, gli Stati membri potranno raggiungere l’obiettivo anche riempiendo le riserve con gas naturale liquefatto (GNL) o combustibili alternativi. Per evitare “interferenze esterne” da parte di fornitori energetici inaffidabili come la Russia, tutti gli operatori dovranno ottenere una certificazione obbligatoria per poter controllare gli impianti di stoccaggio del gas sul territorio dell’UE.
Gli obblighi di riempimento della capacità di stoccaggio scadranno il 31 dicembre 2025, ma gli obblighi di certificazione degli operatori continueranno ad applicarsi oltre tale data. Il regolamento prevede anche una deroga a Cipro, Malta e Irlanda purché non direttamente interconnesse con il sistema del gas di altri Stati membri. (Segue)