Le centrali a carbone ancora attive nel nostro paese sono in tutto sei, secondo la mappa fornita da Assocarboni: Centrale di Fiume Santo (Sassari) di proprietà di EP Produzione, composta da 2 unità con potenza elettrica lorda complessiva di 640 MW; Centrale di Monfalcone (Gorizia), di proprietà di A2A, composta da 2 unità con potenza elettrica rispettivamente di 165 e 171 MW; Centrale di Torrevaldaliga Nord (Roma) di proprietà di Enel, composta da 3 unità ciascuna con potenza elettrica lorda di 660 MW; Centrale di Brindisi Sud di proprietà di Enel, composta da 3 unità ciascuna con potenza elettrica lorda di 660 MW; Centrale di Fusina (Venezia) di proprietà di Enel, composta da 2 unità ciascuna con potenza elettrica lorda di 330 MW; Centrale di Portoscuso (Sulcis) di proprietà di Enel, composta da 2 unità con potenza elettrica lorda rispettivamente di 280 MW e 210 MW.
Ha invece chiuso i battenti alla fine dello scorso anno il gruppo a carbone della centrale Enel di La Spezia (con una capacità di 682 MW), per il quale l’Autorizzazione Integrata Ambientale è scaduta al 31 dicembre 2021. Un impianto che dunque non dovrebbe venire riacceso: Enel vorrebbe sostituirlo con uno a turbogas.