Il filosofo francese Michel Onfray in una intervista a La Stampa ha affrontato il tema del riscaldamento climatico e delle sue conseguenze. “Quello che manca non è un discorso sulla natura, che anzi è diventato il disco rotto del capitalismo verde mondialista, ma un discorso sulla sua disposizione nei cosmi, un sapere che al momento non c’è. Questa scienza proveniente dall’astrofisica ci permetterebbe di inserire l’attuale riscaldamento climatico nella vasta successione dei riscaldamenti e dei raffreddamenti che costituiscono la storia del nostro pianeta, una storia inscritta nella sua geologia”, ha detto. “Non c’era nessun uomo sulla terra, quindi nessun motore, nessun fattore di inquinamento che aveva già dei cicli di riscaldamento e di raffreddamento. È scritto nella storia della nostra terra che sparirà un giorno. Quando si polverizzerà a causa del sole, tra sette miliardi e mezzo di anni gli uomini non esisteranno più da tempo”, ha aggiunto.