Bene l’uso solidale dell’acqua, ma una riduzione del 20% dei prelievi a scopo irriguo ora non è possibile. Meglio valutare caso per caso lungo tutto il percorso del Po. È la posizione della Regione Piemonte sulla proposta avanzata dall’Osservatorio Permanente dell’Autorità di Bacino del Po per garantire le portate del fiume. “Condividiamo il principio dell’uso solidale dell’acqua lungo tutto il corso del Po – dicono gli assessori regionali all’Ambiente, Matteo Marnati, e all’Agricoltura, Marco Protopapa – ma, rispetto alla conferma della riduzione generalizzata, del 20% su tutti i prelievi irrigui, riteniamo sia preferibile una valutazione specifica per sottobacino che tenga conto, tra le altre cose, del valore delle coltivazioni e degli impianti che rischiano di essere perduti”.
Las posizione è stata espressa all’esito delle misure confermate con l’ultima riunione dell’Osservatorio Permanente dell’Autorità di Bacino del Po, che si è tenuto nella giornata di ieri e definite nella seduta precedente del 29 giugno. Una richiesta, quella della Regione Piemonte, si legge in una nota dell’amministrazione, suffragata da una approfondita valutazione del fabbisogno di acqua a scopo irriguo a partire dai dati raccolti dai consorzi piemontesi riferiti nello specifico alle colture ora in atto alla luce sia della delicata fase del ciclo vitale delle piante, sia delle previsioni di precipitazioni. (Segue)