Rifiuti, Arera: Operatori aumentano a oltre 7.800, governance più frammentata

“Con riferimento al 2020, le predisposizioni approvate dall’Autorità riguardano circa 180 ambiti tariffari, interessando 8,7 milioni di abitanti (residenti in 270 Comuni), per le quali è stato approvato un incremento medio delle entrate tariffarie, rispetto al 2019, molto contenuto e pari allo 0,43%. Per quanto concerne il 2021, anno in cui l’attività di approvazione ha seguito nella tempistica le proroghe dei termini per l’approvazione delle tariffe determinate dal protrarsi dell’emergenza sanitaria, le predisposizioni approvate hanno interessato 33 ambiti tariffari e una popolazione di poco più di 4,3 milioni di abitanti (distribuita in 124 Comuni); l’incremento medio annuo delle tariffe, con riferimento alle predisposizioni 2021 finora approvate dall’Autorità, è stato pari all’1,3%”. E’ quanto si legge nella relazione annuale di Arera. Che prosegue: “Risultano iscritti all’Anagrafica Operatori dell’Autorità 7.843 soggetti (erano 7.470 nel 2020), con un incremento di circa il 370 unità rispetto all’anno precedente, di cui 7.608 iscritti come gestori, nell’86,5% dei casi Enti Pubblici e nel 13,5% gestori con diversa natura giuridica. Lieve incremento del 7% dei soggetti iscritti come Enti territorialmente competenti (ETC). A conferma della complessità e della frammentarietà della governance di settore, si rileva, inoltre, un numero ridotto di Enti di governo dell’ambito (poco meno di 60), a fronte di un numero molto elevato di Enti territorialmente competenti (3.762, rispetto ai 3.523 del 2020), coincidenti nel 98% dei casi con i Comuni”.