“Un intervento d’urgenza. Con un ristoro per le aziende, soprattutto quelle legate alla trasformazione del pomodoro che hanno solo due mesi per raccoglierlo e trasformarlo e ora rischiano di essere spazzate via dai rincari. Sarebbe indispensabile per consentire loro di traguardare questa fase”. Così Francesco Mutti, amministratore delegato dell’azienda di famiglia, in una intervista a Il Corriere della Sera. “Chiediamo un provvedimento transitorio per contenere un aumento dell’inflazione scatenato da questioni geopolitiche e che rischia di essere trasmesso ai consumatori”, aggiunge. L’azienda di Mutti, con sede a Montechiarugolo in provincia di Parma, nel cuore della food valley, ha un previsionale di 550 milioni di ricavi quest’anno nella trasformazione del pomodoro. “Se prima dei rincari incidevano appena sotto il 2% di quelli totali, nel 2021 sono saliti al 5%, ora sono attorno al 20%. Il problema è che si concentrano tutti in pochi mesi. E che ora rischiano di essere trasmessi ai consumatori alla vigilia di un possibile rallentamento degli acquisti”, la sottolineatura.