“In una situazione straordinaria, servono misure straordinarie. Pensare di affrontare questa crisi con i soli strumento del credito di imposta significa condannare alla desertificazione il tessuto industriale del paese. Non possiamo, purtroppo, governare la speculazione sui mercati, ma possiamo e dobbiamo garantire un futuro a famiglie e imprese, anche perché senza una iniezione importante di liquidità l’economia reale si fermerà: allora sì che dovremo temere speculatori e avventurieri. Trenta miliardi oggi, insomma, per non spenderne 100 o più domani: mi sembra ragionevole, non crede?”. Lo dice Matteo Salvini, segretario della Lega, intervistato da Il Sole 24 Ore. Salvini poi aggiunge: “Come detto, se prima non si interviene contro il caro energia la situazione non potrà che peggiorare. Ormai lo chiedono presidenti di regione e sindaci, imprenditori e famiglie, istituti come la Cgia di Mestre e Nomisma energia. La ricetta per il lavoro è il taglio di sprechi e sussidi per consentire l’abbassamento delle tasse e incentivi all’occupazione”.