Prima della grande crisi energetica dovuta alla guerra in Ucraina e alla speculazione, non è che gli italiani, in tema di bollette, se la passassero molto meglio. A certificarlo sono i dati di Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, che nel suo archivio di dati statistici inerenti ai clienti titolari di bonus elettrico e gas, evidenzia come dal 2020 al 2021 (cioè in piena pandemia da Covid-19) i titolari di bonus per disagio economico e fisico siano aumentati del 208,9% per il servizio luce e del 182,7% per il servizio gas. Tradotto in numeri, per i due servizi, si è passati da un milione 390mila persone nel 2020 a oltre 4 milioni nel 2021.
E c’è da immaginare che nel 2022 i richiedenti bonus aumenteranno ancora di più. Per contrastare il caro-energia, il decreto Aiuti-bis ha quindi rafforzato il bonus sociale elettrico e gas prevedendo uno sconto sulla bolletta, previsto dal governo e reso operativo dall’Arera per le famiglie che vivono un disagio economico e fisico, per il quarto trimestre 2022.
Diversi sono gli strumenti messi in campo dal governo per aiutare le famiglie in difficoltà. Oltre all’indennità una tantum di 150 euro destinata a lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati e stagionali con reddito fino a 20mila euro, è stato innalzato il tetto dell’Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) per il riconoscimento dei bonus luce e gas, passato da 8.265 euro a 12mila euro. La scadenza per richiedere il bonus è fissata al 31 dicembre. L’esecutivo ha poi provveduto a tagliare l’Iva al 5% sulle bollette del gas ed ha azzerato gli oneri di sistema per luce e gas. L’ultimo intervento riguarda il blocco delle modifiche unilaterali dei contratti da parte dei fornitori, che fino al 30 aprile prossimo non potranno dunque esercitare la clausola contrattuale che consente di cambiare il prezzo di luce e gas.
L’importo esatto del bonus cambia periodicamente in base a diversi fattori. Ad esempio, per quanto riguarda il gas, incidono la zona climatica del punto di fornitura, il numero di componenti della famiglia anagrafica e la categoria d’uso della fornitura. Nel caso dell’energia elettrica invece, il valore del bonus dipende dal numero di componenti del nucleo familiare. In generale per ogni singolo servizio si va da un minimo di 16 euro a un massimo di 65 euro mensili.
Chi ha i requisiti per richiedere i bonus può compilare la propria Dsu (dichiarazione unica sostitutiva) per l’Isee e presentarla all’Inps, facendosi aiutare, in caso, da un Centro di assistenza fiscale o dal commercialista. I dati saranno trasmessi in automatico al Sistema informativo integrato, cosa che permetterà di intervenire direttamente sulle bollette di tutte le persone che hanno i requisiti necessari. Non sarà necessario richiedere altri moduli o dichiarazioni.