In appena 11 mesi c’è l’ok al mega cavo Terna che porta energia lungo il Tirreno

“Questa infrastruttura consentirà di accelerare lo sviluppo delle fonti rinnovabili", ha detto Stefano Donnarumma, amministratore delegato della Società

Questa infrastruttura consentirà di accelerare lo sviluppo delle fonti rinnovabili, oggi ancora più determinanti per l’indipendenza energetica del nostro Paese e per ridurre il costo dell’energia in bolletta”, dice Stefano Donnarumma, amministratore delegato di Terna. Si riferisce al Tyrrhenian Link, un doppio cavo lungo 950 km che porterà energia elettrica attraverso il Tirreno dalla Sicilia alla Sardegna, fino alla Campania e da lì in tutta Italia. Ieri è arrivato il via libera al tratto est, tra Campania e Sicilia, un’opera che richiederà un investimento di 3,7 miliardi e che coinvolgerà 250 imprese per la realizzazione, prevista a partire dal 2025 per essere poi pronta nel 2028. La notizia però, paradossalmente è un’altra. In attesa dell’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio della tratta Ovest del Tyrrhenian Link, che dovrebbe esserci entro metà 2023, è arrivata in appena 11 mesi il via libera dal ministero della Transizione Ecologica del tratto tra Sicilia e Campania (ramo est). Una rarità in Italia. Ora, visto che in Sicilia, in Sardegna e soprattutto in Campania c’è una forte produzione da fonti rinnovabili non programmabili, solare ed eolico, in costante aumento, attraverso il Tyrrhenian Link potrà dunque migliorare la capacità di scambio elettrico e quindi si potranno utilizzare al meglio i flussi di energia da fonti rinnovabili.

Operativamente il progetto prevede complessivamente la realizzazione di due linee elettriche sottomarine (una dalla Campania alla Sicilia e una dalla Sicilia alla Sardegna) per un totale di 950 km di collegamento a 1000 MW in corrente continua. Lunga complessivamente 480 km, la tratta Est – approvata oggi – unirà l’approdo siciliano di Fiumetorto, nel Comune di Termini Imerese in provincia di Palermo, a Torre Tuscia Magazzeno, situata nel Comune di Battipaglia, nel salernitano. La tratta Ovest è invece lunga circa 470 chilometri, e collegherà l’approdo di Fiumetorto a quello di Terra Mala, in Sardegna.

Nel dettaglio dall’approdo di Fiumetorto i cavi interrati invisibili attraverseranno la zona industriale di Termini Imerese con brevi tracciati e l’inserimento nella rete di trasmissione nazionale sarà reso possibile attraverso una stazione di conversione da corrente continua in alternata. Mentre dall’approdo campano di Torre Tuscia Magazzeno fino alla nuova stazione di conversione di Eboli i cavi interrati invisibili percorreranno le strade già esistenti, lasciando inalterati ambiente e paesaggio, con tracciati di lunghezza compresa tra 14 e 15 chilometri.

La Stazione di Conversione sarà realizzata nel comune di Eboli nell’area dell’ex mercato ortofrutticolo, un’area suggerita da cittadini, associazioni ambientaliste e di categoria durante la fase di consultazione pubblica. E grazie a una particolare scelta tecnologica (sarà realizzata in blindato) potrà essere utilizzata la metà della superficie, rispetto a quella inizialmente prevista. La posa dei cavi marini sarà inoltre realizzato con la tecnica del cosiddetto ‘horizontal directional drilling’ (HDD) che evita scavi a cielo aperto sulle spiagge.