Scuole al freddo: “Il caro energia mette a rischio il riscaldamento”

Per Scalzotto, presidente della provincia di Verona, la prospettive dell'inverno per la gestione dell'edilizia scolastica non sono delle migliori: "Dobbiamo farci trovare pronti a tutto"

Scuola

Manuel Scalzotto, presidente della provincia di Verona, è in pensiero per il caro-bollette, come i colleghi sindaci dell’Anci. Fra le competenze della provincia, dopo le varie riforme, c’è la gestione dell’edilizia scolastica degli istituti superiori. E le prospettive dell’inverno non sono delle migliori.

Presidente, gli enti locali stanno lanciando l’allarme energia. Come farete a garantire i servizi con i rincari energetici?
“Sono preoccupatissimo, parlo anche da sindaco di una cittadina, Cologna Veneta. Fino ad ora siamo stati in grado di trovare le risorse per le mense, gli asili, le elementari, lo sport dei ragazzi, le associazioni e il sociale nonostante i maggiori costi in bolletta. Questo perchè li abbiamo coperti con l’avanzo di amministrazione che oculatamente avevamo creato negli anni passati. Ma questa riserva, in teoria, dovrebbe essere usata per investimenti. Non andrebbe utilizzata per i costi di gestione… L’anno prossimo, se continua così, non avremo più soldi neanche per le spese ordinarie”.

Di quanto sono aumentate le bollette?
“Sono più che raddoppiate. Sia in Provincia che nel Municipio. Nel mio Comune pagavo 1000 euro al giorno, ora ne versiamo 2000”.

Adesso avete avuto la botta della luce, poi arriverà la mazzata del gas…
“Già, ma il problema è anche un altro: abbiamo bilanci rigidi. Mi spiego: alcuni imprenditori possono beneficiare di anni d’oro e mettere da parte un bell’utile per sopportare gli anni difficili. Noi invece abbiamo delle entrate correnti cicliche, legate ad addizionali fisse o a porzioni di tributi. E’ come se incassassimo un affitto… Se però hai un aumento di spesa, la situazione diventa devastante”.

Non vi bastano le risorse stanziate dal governo nel decreto aiuti?
“Vado al sodo. Abbiamo subito rincari del 100% e ci è arrivato un 10%”.

Ma se avete bilanci rigidi e le bollette aumentano, c’è un allarme riscaldamento a scuola?
“Purtroppo sì. Qualche giorno fa ho incontrato presidi e provveditore. Ci siamo trovati per iniziare una discussione che partorisca un metodo per migliorare la definizione degli spazi scolastici e per studiare azioni coordinate in caso di problemi legati al caro-energia. Dobbiamo evitare decisioni disordinate, che rischiano di piovere dall’alto, da un giorno all’altro, nel caso di un blocco di forniture di gas da qualche Paese”.

Le aule potrebbero rimanere al freddo?
“Abbiamo la contezza e la piena consapevolezza che si profila un inverno problematico e che per fare lezioni in presenza bisogna garantire le aule. Vediamo come evolve la situazione, però dobbiamo farci trovare pronti a tutto”.

Al governo chiede risorse?
“Al prossimo presidente del Consiglio chiediamo che vada in profondità sul tema energia, per elaborare risorse o soluzioni condivise e condivisili in risposta ai maggiori costi energetici”.