Sindaci preoccupati, governatori che guardano al risparmio. Gli enti locali sono alle prese con i bilanci falsati dall’impennata dei costi dell’energia e corrono ai ripari. A fronte, infatti, di bollette sempre più care, c’è chi pensa di spegnere l’illuminazione dei monumenti dopo mezzanotte (Roma e Torino), chi guarda a un ritorno allo smart-working per i dipendenti pubblici, almeno il venerdì (Milano e Regione Lazio). Chi studia un contributo una tantum per aiutare le famiglie più in difficoltà (Valle d’Aosta).
“Ogni anno i Comuni spendono in media 1,8 miliardi in costi energetici. Quest’anno, rispetto al 2021, in alcuni Comuni l’incremento di spesa energetica potrà superare il cento per cento. Siamo di fronte a un costo quasi raddoppiato. A conti fatti ai Comuni servirà un altro miliardo, per continuare a erogare servizi legati all’energia, per chiudere bilanci di quest’anno e per impostare quelli del 2023”, aveva lanciato l’allarme giovedì l’Anci, per voce del segretario generale Veronica Nicotra. E Venerdì è arrivato un nuovo appello da sindaci toscani e pugliesi. Tutti, seppur con casse comunali più o meno piene, chiedono un intervento urgente del governo “teso a congelare il prezzo dell’energia fornita agli enti locali, bloccando i contratti di fornitura in scadenza e offrendo ai Comuni la possibilità di accedere ad un mercato dell’energia, vincolato e dedicato”. Il rischio, per tutti, è non riuscire a far fronte agli aumenti e dover ricorrere a un taglio dei servizi. “Una cosa assolutamente da evitare”, ha affermato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri che chiede nuovi ristori.
A Torino, il sindaco Stefano Lo Russo sta valutando se arrivare a oscurare il simbolo della città, la Mole antonelliana, insieme a una serie di misure che vanno dal ritardare l’accensione dei termosifoni negli edifici pubblici a spegnere la metà dei lampioni. Un piano choc che sembra una provocazione, “perché in questo momento non possiamo essere lasciati soli”, ha ribadito. A Milano il Comune sta studiando un piano, che verrà presentato la prossima settimana ma di cui si è discusso in giunta già oggi, per risparmiare sulle bollette. Tra le opzioni al vaglio il ritorno allo smart-working di venerdì per i dipendenti che non hanno un rapporto diretto con il pubblico e una riduzione delle luminarie natalizie. Anche i dipendenti della Regione Lazio continueranno a lavorare in smart working e negli uffici sarà comunque ridotta l’illuminazione, mentre la Regione Valle d’Aosta ha approvato una sorta di bonus una tantum da distribuire alle famiglie con Isee fino a 20mila euro. “I Comuni stanno facendo tutto il possibile ma dal governo serve subito un intervento, normativo ed economico, per non trovarci ancora più in difficoltà con il nuovo anno e l’inverno alle porte”, ha concluso l’Anci.