Consumatori: “Pronti alla piazza, servono piani adeguati per caro-energia”

Federconsumatori, Confcommercio, Cna, Confartigianato, Confesercenti, Confcooperative e i sindacati spingono il Governo ad adottare misure efficaci di contrasto all’inflazione e alle speculazioni

La crisi energetica morde, richiede un piano all’altezza e non “soluzioni populiste“. Michele Carrus, Presidente della Federconsumatori, apre così l’assemblea nazionale dei consumatori, riunita con Confcommercio, Cna, Confartigianato, Confesercenti, Confcooperative e i sindacati, per spingere il Governo ad adottare misure efficaci di contrasto all’inflazione e alle speculazioni che ne influenzano pesantemente il corso, affrontare l’emergenza energia e parlare in tema di riforme strutturali a tutela dei cittadini.

In mancanza di “misure adeguate“, è la minaccia, le associazioni “sono pronte a promuovere ulteriori e più incisive forme di mobilitazione generale, anche di piazza“, come già hanno fatto a giugno scorso con la ‘Protesta delle pentole vuote’.

Pensiamo che le bollette si debbano cambiare e non bruciare in piazza“, scandisce Carrus. Le richieste sono numerose, ma molto concrete: sospensione dei distacchi di luce e gas, accordi per la rateizzazione lunga delle bollette; definizione della casistica di morosità incolpevole; un più rigoroso divieto temporaneo di modifica unilaterale dei contratti per l’energia; contrasto alle speculazioni e all’eccessiva volatilità dei mercati, disaccoppiando la formazione dei prezzi di elettricità e gas; riforma degli oneri generali di sistema, spostandone gran parte sulla fiscalità generale e sgravandoli dall’IVA; istituzione dell’Albo dei fornitori di energia, con requisiti stringenti di accreditamento; niente IVA sulle accise dei carburanti, prorogando ancora il taglio di almeno 30 cent/litro; rimodulazione delle aliquote IVA sui generi alimentari e di largo consumo, riducendole fino all’azzeramento su cibi e prodotti essenziali, incluso il pellet; deducibilità integrale dei titoli di viaggio per lavoratori e studenti pendolari, forti agevolazioni e gratuità di mense e libri scolastici; rafforzamento poteri dell’Autorità di vigilanza sui prezzi e istituzione degli Osservatori territoriali, partecipati dalle Associazioni Consumatori; sostegno allo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili e costituzione del Fondo di contrasto della dilagante povertà energetica; supertassazione degli extraprofitti realizzati nelle attività finanziarie ed energetiche; apertura del dialogo sociale permanente anche con le Associazioni dei consumatori e utenti.

Il tema è prioritario e riflette la difficile condizione di tanti lavoratori e di tante imprese. Il contributo di questa assemblea è importante perché ci mette nelle condizioni di affrontare temi difficili con un approccio collegiale, mettendo in fila le priorità e puntando il dito sulle storture e sulle criticità presenti, con le quali dobbiamo fare i conti, comprese le speculazioni che ci sono state a spese dei cittadini“, osserva Daniela Barbaresi, della segreteria nazionale della Cgil, che sottolinea quanto sia essenziale un protagonismo forte della società civile. “I cittadini spesso pagano questa crisi due volte, come lavoratori, quando le aziende sono costrette a ridurre il loro reddito, e come consumatori, quando hanno a che fare con i rincari delle bollette”, puntualizza.

In campo anche Federcasalinghe, che insiste sull’importanza delle comunità energetiche: “A dispetto dei professori che ci insegnano come cuocere la pasta senza gas, noi invece il gas lo dobbiamo accendere“, ironizza Rina Fringuelli. “Abbiamo realizzato delle Cer a livello locale e ci sono gruppi di famiglie che stanno cercando di avere l’autosufficienza. Faticosamente, perché la burocrazia e la politica non ci aiutano, ma noi andiamo avanti, crediamo in questa cosa. Vogliamo far diventare le nostre piccole comunità energetiche piccole imprese, la rivoluzione arriverà dalle famiglie“, afferma.

L’intervento del governo è fondamentale, ma “chiederemo in Europa elementi più strutturali“, garantisce Giorgio Graziani, segretario confederale Cisl. Già solo parlare di price cap temporaneo, spiega, “sta ricucendo di molto il prezzo del gas, chiederemo tassazioni sugli extraprofitti e un recovery alla stregua di quello che c’è stato in pandemia“.

A una maggiore inclusività nella transizione energetica guarda il Wwf, che con la responsabile Clima, Mariagrazia Midulla, mette in guardia dai rischi di una mancanza di prospettiva prospettiva: “Dobbiamo tenere la barra dritta sulla transizione, serve a evitare le discriminazioni di oggi e domani. La transizione energetica è in corso, dobbiamo garantire che vi abbiano accesso tutti“.