Il settore dei trasporti dipende in gran parte dai combustibili fossili, che nel 2020 rappresentavano oltre il 90% del suo fabbisogno energetico. Nello stesso anno, i trasporti rappresentavano la terza fonte principale di emissioni totali di anidride carbonica, con oltre 7 gigatonnellate di CO2. “Come dichiarato nell’Accordo di Parigi del 2015, per prevenire le conseguenze peggiori del cambiamento climatico e proteggere il nostro pianeta, l’impegno è limitare l’aumento delle temperature a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali”, si legge in una nota di Stellantis. La casa automobilistica conferma a tal proposito che “mentre il settore automotive si trasforma velocemente per evitare il disastro climatico ed ecologico, il piano strategico Dare Forward 2030 di Stellantis prevede l’attuazione di un percorso coerente con ciò che la scienza raccomanda per raggiungere questo obiettivo fondamentale. Stabilendo obiettivi chiari e ambiziosi, il piano impone una radicale riduzione delle emissioni in modo da dimezzare entro il 2030 la CO2 prodotta rispetto alle nostre metriche del 2021 e azzerare le emissioni di carbonio entro il 2038, con una compensazione a una cifra percentuale delle emissioni rimanenti”.