“Oggi si celebra a livello mondiale la giornata del suolo, ricorrenza legata all’urgente necessità di sensibilizzare le persone sulla cruciale tematica della salvaguardia del suolo, bene comune non adeguatamente tutelato e sempre più depredato dall’azione dell’uomo”. Lo scrive Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, in un suo intervento su La Stampa. Petrini prosegue: “Il consumo di suolo viene percepito come una rendita che fa girare una parte importante dell’economia e, visto che ci hanno insegnato che se il Pil cresce allora significa che stiamo bene, nessun governo vuole assumersi la responsabilità di promuovere una legge che tuteli uno degli elementi più vitali che abbiamo”. E ancora: “Da un lato faccio riferimento al suolo non sfruttato nella sua essenza di elemento vitale, perché viene reputato più utile cementificarlo, e dall’altro invece al suolo ipersfruttato da pratiche agricole intensive che lo stanno letteralmente esaurendo”. Petrini conclude: “Adottare pratiche agricole rigenerative che tutelano e ripristinano la fertilità dei suoli, quali ad esempio l’agroecologia diventa quindi un imperativo da cui non possiamo più prescindere. I suoli sani sono casa per la più grande biodiversità al mondo (si parla di circa due terzi di tutti gli esseri viventi) che è indispensabile per il corretto funzionamento dei nostri ecosistemi”.