Per Andrea Orlando, esponente del Pd, la riforma del codice degli appalti “è pericolosissima per tre motivi”. Nell’intervista a La Stampa Orlando spiega perché: “L’affidamento diretto con una soglia di 500 mila euro alta che toglie alla concorrenza una parte ampia delle gare che si fanno nel Paese. C’è poi un ricorso troppo ampio e rischioso all’appalto integrato, che ha dato problemi in passato. E non si riducono le stazioni appaltanti senza i requisiti necessari. E c’è la questione del subappalto senza limite”. Tutto ciò, secondo Orlando, “crea una enorme opacità, se una parte di queste risorse finisse nelle mani delle mafie, oltre ad un danno in sé, ce ne sarebbe uno reputazionale enorme che favorirebbe i falchi del nord Europa, originariamente contrari al Pnrr. È evidente che tutto ciò abbassa poi la soglia di guardia sulla sicurezza sul lavoro”.