Questo nuovo sistema, definito da una legge promulgata a marzo, “si basa sulla solidarietà nazionale e sulla condivisione dei rischi tra lo Stato, gli agricoltori e le compagnie assicurative”, secondo i Ministeri dell’Economia e dell’Agricoltura. In sostituzione delle disposizioni attuali, questo “schema di compensazione universale” si articola su tre livelli: un primo livello è di responsabilità dell’agricoltore, che si farà carico delle perdite da solo fino a una soglia di franchigia del 20%; un secondo livello è di responsabilità dell’assicuratore privato (fino al 50%); un terzo livello mobilita fondi pubblici per rispondere alle situazioni di disastro.
Secondo un funzionario di Groupama, questa riforma era attesa sia dagli agricoltori che dagli assicuratori nella speranza di “non perdere più denaro”.