“Hanno confermato quella che ormai è una decisione già presa. Le case automobilistiche si stanno attrezzando per interrompere le produzioni endotermiche nel 2030 e noi siamo preoccupati perché l’impatto ricadrà sull’occupazione. Oggi la filiera è posizionata per il 55% sui motori a benzina e per il 59% su quelli a diesel: sono in pericolo 70 mila lavoratori diretti”. Così il segretario nazionale dei metalmeccanici Fim Cisl, Ferdinando Uliano. In una intervista a Il Corriere della Sera aggiunge: “La decisione presa va verso la sostenibilità ambientale, ma allo stesso tempo ribadiamo la necessità di una sostenibilità industriale ed economica per un settore importante dell’economia, che produce il 5% del Pil nella filiera produttiva, e che sale al 19% se consideriamo i servizi”