Energia, Spinaci (Unem): Da Ue scelta ideologica, puntare su biocarburanti

“Quello che sta succedendo in Europa ha dell’incredibile. Si continua perseverare nell’errore di confondere gli obiettivi con gli strumenti”. Lo dice Claudio Spinaci, presidente di Unem (Unione energie per la mobilità, già Unione petrolifera), in una intervista a La Stampa. Spinaci è critico nei confronti delle misure adottate dalla ue che prevedono lo stop ai motori endotermici dal 2035. “È solo una scelta ideologica, che oltre alla filiera dell’auto produrrà un impatto occupazionale molto forte anche sul nostro settore, che tra addetti diretti e indiretti occupa 150 mila persone”. Per Spinaci “decarbonizzare non significa necessariamente elettrificare tutti i trasporti. In questo modo non ci avviciniamo all’obiettivo, ce ne allontaniamo, tra l’altro con impatti economici e sociali devastanti. Sono anni che avvertiamo sui rischi di questa escalation dirigistica che punta a vietare ogni modalità di trasporto che non sia elettrica. Si è cominciato con le auto, ora tocca ai camion e poi sarà la volta di aerei e navi. Mi stupisce il fatto che solo ora qualcuno cominci a rendersene conto. Spero non sia troppo tardi e che il Governo italiano possa opporsi in qualche modo”. Esistono “strade più sicure ed efficaci per arrivare allo stesso risultato, come i carburanti a basso o nullo contenuto di carbonio (LCF). Se l’obiettivo è decarbonizzare i trasporti, allora perché rinunciare a priori a tecnologie in grado di dare un contributo concreto? Tra l’altro, si continua a fare confusione tra emissioni inquinanti (PM e NOx) che sono un problema locale e come tali vanno trattate ed emissioni climalteranti che invece richiedono interventi a livello globale come deciso con gli accordi di Parigi”. La soluzione? Spinaci la illustra così: “Recentemente abbiamo presentato uno studio che dimostra come l’obiettivo si possa raggiungere, in modo più sostenibile economicamente e socialmente, con una più realistica penetrazione del vettore elettrico e una valorizzazione dei Low Carbon Fuels (LCF), di cui fanno parte i biocarburanti, oggi esclusi dai piani europei”.