“Ci aspettiamo che questo segnale che abbiamo voluto dare all’Unione europea”, ovvero il voto contrario annunciato sul dossier auto a combustione, “sortisca gli effetti sperati, soprattutto per quanto riguarda i nuovi dossier che sono in campo: quello inerente all’Euro 7 per cui chiediamo una neutralità tecnologica e quello inerente ai veicoli pesanti”. Lo ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un punto stampa a Bruxelles a margine del Consiglio Ue della competitività, rispondendo a una domanda sul voto di domani sul regolamento per vietare la vendita di auto a combustione dal 2035, su cui l’Italia voterà contro. “In prospettiva – ha aggiunto sappiamo che il vero grande confronto sarà nel 2026 quando, con la clausola di revisione potremmo rimettere in discussione questo percorso in un clima molto diverso, con un nuovo Parlamento europeo in cui aumenta la consapevolezza che occorre cambiare e in una nuova Commissione che uscirà appunto il prossimo anno come indicazione dei diversi governi dell’Ue”.