Clima, report Bce: Banche migliorano in informativa rischi ambientali, ma ancora insufficiente

Sebbene nell’ultimo anno le banche abbiano aumentato le informazioni pubblicate sui rischi ambientali e climatici, la qualità delle loro informazioni è ancora troppo bassa per soddisfare i prossimi standard di vigilanza. Le maggiori banche europee hanno in genere un’informativa migliore rispetto alle loro controparti non appartenenti all’Ue, ma non riescono comunque a soddisfare pienamente le aspettative della Bce. E’ quanto emerge dalla terza valutazione della Bce dei progressi compiuti dalle banche europee nella divulgazione dei rischi climatici e ambientali.



Rispetto alla valutazione dello scorso anno, le banche hanno aumentato in modo significativo la quantità di informazioni di base divulgate in tutte le categorie. Ad esempio, la percentuale di banche significative che hanno reso note le esposizioni rilevanti ai rischi climatici e ambientali è salita dal 36% all’86%. Inoltre, quasi tutte le banche dichiarano ora come il loro consiglio di amministrazione supervisiona i rischi climatici e ambientali e oltre il 90% fornisce descrizioni di base sulle modalità di identificazione, valutazione e gestione di tali rischi.



Tuttavia, la qualità delle informazioni è spesso insufficiente. Tra le banche significative che hanno partecipato all’esercizio, solo il 6% fornisce informazioni almeno ampiamente adeguate in tutte e cinque le categorie della valutazione. Sebbene il 50% delle banche fornisca ora alcune informazioni sulla quantità di emissioni che finanzia, nella stragrande maggioranza dei casi queste informazioni sono incomplete, non specifiche o non adeguatamente comprovate. Di conseguenza, le banche sembrano in gran parte impreparate ad affrontare gli imminenti standard dell’EBA sull’informativa del terzo pilastro.



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