“La Banca centrale europea ha fatto la scelta giusta, perché l’inflazione sta calando ma non abbastanza. Meglio quindi aspettarsi altri rialzi”. Lo dice Lorenzo Bini Smaghi, presidente di Société Générale ed ex membro del Board della Bce. “L’aumento dei tassi era anticipato, anche se non si conosceva l’entità. Il mercato forse si aspettava qualcosa di più, vista la reazione iniziale di lieve deprezzamento dell’euro nei confronti del dollaro. Rispetto all’inflazione che rimane su livelli intorno al 7% per l’area dell’euro, i tassi d’interesse saliti al 3,75% sono comunque relativamente bassi. E c’è da aspettarsi altri aumenti di tassi in futuro, a meno di un drastico cambiamento di scenario”, aggiunge a La Stampa. Il nodo è quello dell’inflazione: “Sta scendendo ma non abbastanza. C’è il rischio che si radichi l’aspettativa di una inflazione che rimane elevata ancora per molto tempo, spingendo alcuni settori a continuare ad aumentare i prezzi. Ciò si tradurrebbe in un errore perché farebbe perdere competitività, con effetti negativi sull’attività economica”.