Mattarella in Norvegia da mercoledì: energia e rinnovabili tra i temi principali sul tavolo

Il presidente della Repubblica resterà tre giorni nel Paese che è il primo fornitore di gas dell'Unione europea. Insieme a lui il ministro degli Esteri, Antonio Tajani

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Energia, ma non solo. Giovedì e venerdì prossimi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà in Norvegia, primo fornitore di gas dell’Unione europea, ma anche modello economico, con il fondo sovrano più grande al mondo, che è stato capace di resistere sia alle intemperie causate dall’instabilità geopolitica dovuta alla guerra scatenata dalla Russia in Ucraina, sia alla spinta dell’inflazione. Il capo dello Stato atterrerà nel pomeriggio del 10 maggio a Oslo, prima tappa di un viaggio molto intenso di appuntamenti, che proseguirà e terminerà il 12 a Trondheim. Sono diversi gli spunti di questa visita, che sarà utile a rafforzare ulteriormente i rapporti bilaterali con l’Italia. Del resto, la presenza del nostro Paese è molto forte in terra norvegese, non solo per numero di cittadini che vivono nelle varie fylke, ma anche le aziende: Eni e Saipem, per fare qualche esempio. Il Cane a sei zampe addirittura ha costituito la joint venture Vår Energi con il fondo HitecVision, attraverso la quale partecipa in 137 licenze esplorative, di cui 35 operate. E nel 2023 si è aggiudicata 12 nuove licenze esplorative, di cui 5 in qualità di operatori.

La Norvegia è un punto di riferimento per l’intero continente, dal punto di vista energetico. Quasi tutti i giacimenti lavorano a pieno ritmo e nel picco di crisi, ha permesso all’Europa di accelerare il processo di smarcamento dalla dipendenza russa. Ma non c’è solo il gas nel portafoglio scandinavo, che sta imprimendo una spinta notevole anche allo sviluppo delle rinnovabili. In questo senso, la possibilità di rafforzare la partnership può offrire nuovi occasioni di sviluppo all’Italia, soprattutto nella fase storica di transizione ecologica che dovrà portare a una drastica riduzione al 55% delle emissioni di Co2 entro il 2030, per poi puntare dritti al net zero entro il 2050. La presenza di Mattarella servirà ad alimentare un rapporto già solido di partenariato, ma che potrebbe diventare ancora più proficuo nel prossimo futuro.

Il presidente della Repubblica, che sarà accompagnato dal vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al suo arrivo nella capitale vedrà una qualificata rappresentanza della collettività italiana. Il giorno, dopo, invece sono in programma l’incontro i reali di Norvegia, anche se resta l’incognita sulla presenza di Re Harald V, nuovamente ricoverato in ospedale nelle ultime ore a causa di un’infezione. Ci saranno, invece, la Regina Sonja e la principessa ereditaria, Mette-Marit. A seguire, Mattarella, assieme al principe ereditario, visiterà la Fortezza Akershus e subito dopo lo Storting, il Parlamento norvegese, ricevuto dal presidente, Masud Gharahkhani. Il programma, inoltre, prevede il trasferimento al Palazzo di Rappresentanza del governo e nel pomeriggio il passaggio al Museo Nazionale. La prima giornata si concluderà con il pranzo di Stato offerto dal Re e la Regina.

Fitta di appuntamenti anche l’agenda del 12 maggio, a Trondheim, dove il capo dello Stato visiterà il Politecnico e il Laboratorio energetico. Il tema energia sarà al centro di un seminario nell’Aula magna dell’istituto, che vedrà le conclusioni affidate proprio al Principe ereditario di Norvegia e al presidente della Repubblica, nella quale potrebbero essere toccati diversi punti: dal gas all’idrogeno, allo sviluppo delle rinnovabili e dell’eolico. Mettendo in primo piano le opportunità di collaborazione tra i due Paesi, non solo a livello economico, ma anche nel campo della ricerca e in quello accademico.

Nella visita di Mattarella ci sarà spazio per discutere anche della situazione internazionale e del ruolo dell’Europa nello scacchiere geopolitico. Sulla guerra in Ucraina, infatti, la Norvegia si è sempre schierata a favore di Kiev, facendo la propria parte per aiutare sia le popolazioni sia la difesa militare del Paese. Inoltre, Oslo ha una importante tradizione diplomatica, come dimostra l’impegno nei processi di pace in Africa. Una combinazione di fattori che, uniti all’ingresso della Finlandia, e quello prossimo della Svezia, nella Nato rendono il blocco scandivano una tessera molto importante del mosaico internazionale per affrontare i grandi temi globali. Anche per questo la visita di Mattarella sarà molto importante per far proseguire il cammino di Italia e Norvegia nella stessa direzione.