Dieselgate, l’ex capo di Audi si dichiara colpevole di frode al processo

L’ex amministratore delegato dell’Audi, a processo in Germania per il ‘dieselgate’, ammette le sue responsabilità nello scandalo dei motori diesel truccati. Lo ha annunciato la sua difesa martedì presso il tribunale di Monaco di Bavier. Rupert Stadler ha dichiarato di aver “accettato” che i veicoli fossero messi in vendita con un software non autorizzato e di aver “omesso” di informare i partner di Volkswagen, secondo la breve dichiarazione letta dall’avvocato Ulrike Thole-Groll. L’ex capo dell’azienda, 60 anni, è il principale imputato nel primo processo penale tedesco sullo scandalo globale del dieselgate. Alla domanda della difesa dopo la breve dichiarazione, Rupert Stadler ha confermato la dichiarazione con un “sì”. È sotto processo da due anni e mezzo insieme ad altri ex dirigenti Volkswagen e finora aveva sempre negato le accuse.



Ma le trattative con il tribunale di Monaco di Baviera hanno cambiato la situazione qualche settimana fa: Rupert Stadler ha accettato di dichiararsi colpevole e, in cambio di una piena confessione delle accuse, riceverà una pena più lieve dei dieci anni di carcere previsti.



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(AFP)