Alfred Kammer, direttore del Dipartimento Europeo del Fmi, ha rilasciato una intervista a Repubblica in cui ha detto che “la piena e tempestiva attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza è fondamentale per rilanciare la produttività stagnante dell’Italia. Le riforme del Pnrr mirano a modernizzare la pubblica amministrazione e il sistema giudiziario, a semplificare le procedure civili, a rafforzare la concorrenza e l’adempimento fiscale, e a migliorare i risultati scolastici”. Poi Kammer ha aggiunto: ” Sono stati compiuti progressi con le riforme, ma i benefici matureranno una volta che saranno state completate. Tuttavia, la componente di investimento pubblico del Piano è frenata dalla carenza di manodopera, dall’aumento dei costi e dal vasto numero di progetti che i piccoli comuni dovrebbero amministrare. Inoltre, con le preoccupazioni in corso sulla sicurezza energetica, garantire la transizione verso l’energia verde è diventata una priorità più pressante. Pertanto, eventuali modifiche al Piano, che devono essere approvate dalla Commissione Europea, dovrebbero essere allineate con l’obiettivo di un percorso di crescita più rapido, più verde e equo per l’Italia”. Per Kammer “l’impatto sulla crescita del Pnrr dipende da diversi fattori, tra cui quanto della spesa è aggiuntiva — cioè, non si sarebbe verificata senza il Piano — e la misura in cui gli aumenti dei salari e dei prezzi erodono il valore reale delle risorse finanziarie. Nonostante queste puntualizzazioni, se il Piano sarà pienamente attuato, stimiamo che il Pnrr potrebbe aggiungere cumulativamente 10-12 punti percentuali al Pil nel periodo dal 2022 al 2030”.