Clima, Mazza (PoliTorino): Basta con le Cassandre, si tratta di cicli naturali

“È da molti anni che esamino l’andamento globale del clima, raccogliendo dal web i più recenti dati di temperature medie globali e regionali. Nonostante vari tentativi di negarlo, è evidente una pausa nel riscaldamento globale iniziata nel 2000. Questa pausa fu interrotta nel 2015-2016 da un anomalo riscaldamento dovuto al noto fenomeno El Niño”. Così Daniele Mazza, professore di chimica al Politecnico di Torino. “Attualmente si

assiste però ad un nuovo ciclo di riscaldamento nella fascia di oceano tropicale nota come regione El Niño 3.4. Ma, anche questa sembra, a guardare i dati, una normale naturale ciclicità”. Mazza, nell’intervista a La Verità, sottolinea come “il riscaldamento di 0.18 gradi è impercettibile a livello umano, tanto più nella scala dei tempi trentennali: solo accurati strumenti lo evidenziano. Quindi le affermazioni giornalistiche del tipo ‘come ci si accorge facilmente’ o ‘il riscaldamento globale percepito da tutti’ sono assolutamente prive di fondamento”. Il professore del politecnico di Torino non smette di stupirsi “ogni giorno delle notizie riportate dalla stampa sulle responsabilità antropiche di vari eventi meteorologici ‘estremi’, che invece sono del tutto riconducibili a cicli naturali: dagli incendi boschivi del Canada all’abbassamento delle acque del Mar Morto e

alle inondazioni recenti in Emilia-Romagna. E non solo i media, ma anche la Wmo lancia di continuo previsioni catastrofiche, per il prossimo futuro. Ma l’occhio e l’orecchio inesperto dovrebbe fare molta attenzione ad una frase immancabile in tutte le previsioni catastrofiche”.