“In Italia si producono poco più di 470mila auto, contro un milione in Francia e 3,5 milioni in Germania. Siamo il Paese con il rapporto più basso tra veicoli prodotti e immatricolati: appena il 36%,mentre oltralpe si fabbricano i due terzi delle auto vendute e in Germania la percentuale è addirittura del 130%. Ai veicoli prodotti nel nostro Paese dall’unica azienda di mass production (e già il fatto che ve ne sia uno sola è un’anomalia) è destinato appena un quinto degli incentivi alla rottamazione, il resto va a imprese localizzate all’estero”. Lo dice Adolfo urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, in una intervista a Libero. “Sono numeri che impongono un’inversione di tendenza per preservare la nostra filiera produttiva, che è da sempre un’eccellenza”, aggiunge. Urso poi chiarisce quali saranno i prossimi sviluppi sul tema delle auto: “Puntiamo a chiudere entro luglio un accordo di transizione con Stellantis che preveda un significativo incremento del numero complessivo dei veicoli prodotti e soprattutto dei modelli tecnologicamente sostenibili. E certo, c’è anche l’esigenza di svecchiare un parco auto obsoleto: 11 milioni di autovetture circolanti, più del
25% del totale, sono altamente inquinanti. Questa è la vera emergenza ambientale, alla quale dobbiamo dare risposte concrete”.