Maltempo, Bonaccini: Sul commissario governo ha detto no a Emilia Romagna

“Prima hanno deciso di separare la fase dell’emergenza da quella della ricostruzione, ignorando che in un’alluvione le due cose si tengono insieme. Poi hanno detto che il Commissario alla ricostruzione sarebbe venuto dopo mesi, di fronte al bisogno di aiutare subito famiglie e imprese e mettere in sicurezza il territorio. Infine, si sono divisi sul nome, impiegando un mese e mezzo a decidere”. Lo dice Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna, in una intervista a La Stampa. “Di fronte alla nostra proposta di una collaborazione istituzionale che mettesse al centro i territori, che aveva funzionato – e bene – nella ricostruzione post-sisma del 2012, hanno fatto una scelta contraria. Ed è parso che il problema fosse dire no all’Emilia-Romagna e non nominare Bonaccini”, aggiunge. Poi sul commissario Figliuolo: “Ho e abbiamo collaborato molto bene durante la pandemia e qui nessuno ha niente contro di lui. Anzi. Ricordo l’anno della pandemia, senza staccare mai, sentendoci più volte al giorno, quando a destra c’era chi lo attaccava duramente per le restrizioni anti-Covid: gli stessi che in queste ore si complimentano con lui accusando sindaci e amministratori del Pd. Figliuolo è figura autorevole. Ci siamo sentiti e già all’inizio della prossima settimana lo incontreremo qui in Emilia-Romagna con sindaci e rappresentanze economiche e sociali”. Infine Bonaccini sottolinea che “occorre lavorare in massima sinergia e recuperare il tempo perso: in Emilia-Romagna le persone sono abituate a rimboccarsi le maniche, ma vogliono risposte. Così come le piogge dell’autunno non aspettano i cortocircuiti della politica romana”