Energia, Dossi (H2IT): Per l’idrogeno servono chiarezza e incentivi

“Negli altri Paesi, dalla Germania alla Francia, la politica ha dato risposte chiare sull’idrogeno e la chiarezza è cruciale per abilitare gli investimenti. Servono scelte simili anche in Italia ed è arrivato il momento che il governo predisponga un piano nazionale sull’idrogeno”. Lo dice Alberto Dossi, presidente di H2IT, l’associazione che oggi in Italia rappresenta più di 130 imprese della filiera, in una intervista a Il Sole 24 Ore. “Noi abbiamo sempre creduto nell’idrogeno come elemento chiave della transizione energetica. La nostra è una filiera completa, che va dalla produzione agli stoccaggi. Ma il mercato, invece, in parte è pronto, in parte è ancora da creare”, aggiunge Dossi. Che poi spiega quanto sia fondamentale “creare una nuova domanda di idrogeno, il cui uso è estremamente versatile e va dall’automotive ai settori hard to abate, in cui il ricorso a questo vettore energetico è cruciale per tagliare le emissioni. Ma, per sostenere la domanda, bisogna rendere competitivo l’idrogeno verde, verso cui dobbiamo tendere, perché costa ancora troppo”. Per abbassare i costi, dice Dossi, “c’è bisogno di incentivi che in parte sono arrivati attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Penso, per esempio, ai progetti finanziati dal Recovery per nuove stazioni di rifornimento, o alle hydrogen valleys. Il Pnrr, con la sua dote di 3,6 miliardi, ha fatto il suo dovere sui capex, gli investimenti diretti. Ma ora serve anche altro”.