Gas, Shell: Ricavi da vendite nettamente in calo nel secondo semestre 2023

Il gigante del petrolio e del gas Shell ha annunciato che le vendite di gas dovrebbero essere “significativamente in calo” nei risultati del secondo trimestre, rispetto a un primo trimestre “buono” e nonostante una produzione stabile. In un comunicato stampa, il gruppo ha inoltre dichiarato che la produzione di idrocarburi è prevista in calo rispetto al primo trimestre a causa della manutenzione nel Golfo del Messico, in Norvegia, Malesia e Brasile. Il gruppo fa inoltre sapere che nei conti del secondo trimestre, che saranno pubblicati il 27 luglio, sono previste svalutazioni fino a 3 miliardi di dollari al netto delle imposte, anche se non avranno “alcun impatto in termini di cassa”.

Nel primo trimestre, Shell ha registrato un aumento del 22% su base annua dell’utile netto, per la quota di gruppo, a 8,7 miliardi di dollari. Le major del settore hanno registrato risultati fiammeggianti dopo un anno di risultati record nel 2022 grazie all’impennata dei prezzi degli idrocarburi generata dall’invasione russa dell’Ucraina.

Giovedì, inoltre, la Shell ha suscitato ulteriori polemiche tra gli ambientalisti quando il suo amministratore delegato Wael Sawan ha dichiarato alla Bbc che sarebbe “pericoloso” tagliare la produzione di petrolio e gas, sostenendo che ciò potrebbe portare a un rimbalzo del prezzo del greggio o del gas. Il mese scorso, il gigante petrolifero ha anche fatto marcia indietro rispetto all’impegno di ridurre la produzione di greggio dell’1-2% all’anno, prevedendo ora una produzione “stabile” fino al 2030.

(AFP)