Secondo nostre elaborazioni su dati di bilancia dei pagamenti e commercio estero, nel 2022 il deficit energetico ha raggiunto in Italia il 5,4% del Pil, in Francia il 4,1, in Spagna il 3,8 e in Germania il 3,6. La maggiore ampiezza del disavanzo italiano rispetto a quello francese e tedesco rispecchia la più elevata dipendenza energetica dall’estero del nostro paese, mentre nel confronto con la Spagna ha pesato l’esposizione verso fornitori di gas naturale più costosi”. E’ quanto si legge nel terzo Bollettino economico 2023 della Banca d’Italia, rispetto alla ‘Bilancia energetica’. “Il deterioramento della bilancia energetica dell’Italia ha contribuito per circa due terzi a quello del saldo di conto corrente – prosegue lo studio -. Dopo il picco del terzo trimestre del 2022, quando il disavanzo energetico si era collocato al 7,1 percento del prodotto, si è avviata una fase di rapido miglioramento. Nei primi tre mesi del 2023 il disavanzo energetico si è dimezzato, al 3,6% del Pil, grazie alla forte riduzione del valore delle importazioni (da 8,6 a 4,6 miliardi di euro)”. (Segue)