Pnrr, Mase: Da Corte dei Conti via libera agrivoltaico e smart grid

L’indagine conferma di non riscontrare ritardi o criticità. Un "segnale importante" per il ministro Gilberto Pichetto,

Via libera della Corte dei Conti a due linee strategiche del Pnrr gestite dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica: l’agrivoltaico e lo sviluppo delle smart-grids. La magistratura contabile “ha riconosciuto pienamente la correttezza e la puntualità” dell’operato del Mase sui due diversi investimenti, rivendica il ministero. Gli investimenti mirano in un caso a migliorare la resilienza delle reti elettriche e, nell’altro, a incrementare la sostenibilità, la transizione green e l’efficienza energetica del comparto agricolo italiano.
Un “segnale importante per il ministro Gilberto Pichetto, che ricorda anche l’“ottimo risultato” raggiunto con l’Europa nel negoziato sulla terza e quarta rata del Piano. Ieri la cabina di regia convocata dal ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, ha trovato l’accordo con la Commissione per sbloccare la terza rata, spostando l’obiettivo sui posti letto per studenti universitari alla quarta rata senza modificare l’importo dei 35 miliardi delle due rate, che l’Italia potrà riscuotere per intero.
Il nostro dovere è spendere le risorse per raggiungere gli obiettivi“, si giustifica Pichetto. “Lo stiamo facendo con grande impegno, rispettando la tabella di marcia su tutti gli interventi di competenza del Ministero”.

L’indagine della Corte conferma di non riscontrare ritardi o criticità nel percorso di pieno raggiungimento dei traguardi per gli interventi del dicastero di Via Cristoforo Colombo per migliorare la resilienza delle reti elettriche di distribuzione a eventi metereologici estremi e per le manifestazioni di interesse sull’aumento della resilienza nella rete di trasmissione di energia in alta e altissima tensione per l’intero territorio nazionale.

Analogo giudizio positivo per confermare la corretta procedura del Mase sulla realizzazione di nuovi impianti agrivoltaici anche di natura sperimentale. L’investimento, gestito in stretta collaborazione con Gse e Crea, mira ad incentivare l’ammodernamento tecnologico e la riconversione del processo produttivo in chiave di sostenibilità ambientale, sia delle realtà economiche agricole che zootecniche.