“L’aeroporto di Catania non dipende dal ministero”, ma “ritengo giusto intervenire ovunque sia necessario. Oggi, ad esempio, ho sentito i sindaci” siciliani “per lo stato di emergenza che non dipende dal mio ministero, ma io non mi limito a fare il compitino”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, durante il question time nell’aula della Camera, rispondendo a un’interrogazione di Angelo Bonelli (Avs). Al momento, ha ricordato, lo scalo catanese “consente la movimentazione di 20mila passeggeri a cui se ne aggiungono 6mila dirottati su Comiso. L’obiettivo – ha detto Salvini – è entro l’inizio della settimana prossima ripristinare il 90% del traffico passeggeri sulla rete Catania-Comiso-resto d’Italia. Siamo assolutamente a disposizione per supportare l’ente gestore, che non dipende dal ministero, la Regione, gli enti locali e tutti quelli che hanno diritto di utilizzare l’aeroporto di Catania, così come quello di Palermo chiuso per un incendio non dipendente dalla volontà del ministero”.
“Anche oggi – ha concluso Salvini – sono in contatto con la società di gestione, ma non spetta a me far emergere eventuali colpe e mancanze perché sono altre le autorità che lo faranno, spetta a me cercare di accelerare il ritorno alla normalità. Prospettare il 90% dei voli in arrivo e in partenza la settimana prossima è qualcosa che mi tranquillizza”.