Marocco, ambasciatore Balla: Partita fase assistenza finanziaria e ricostruzione

“Il terremoto di questa portata è stato devastante, soprattutto perché ha avuto luogo in una zona montuosa particolarmente difficile a livello geografico. Parliamo di un’area montuosa che va dai 1500 ai 2000 metri di altitudine. Il sisma ha causato la distruzione delle strade di collegamento con le aree interne della zona di Al-Haouz e questo ha comportato gravi problemi logistici. Nel corso della prima fase, infatti”, Lo ha detto l’ambasciatore del Marocco in Italia, Yousef Balla, a L’Opinione della Libertà. L’ambasciatore ha proseguito: “Il Governo si è attivato mobilitando tutte le forze nazionali, a partire dalle forze armate, la Protezione civile nazionale e il Sistema sanitario per soccorrere i feriti, estrarre le vittime e per assistere le famiglie, in particolare bambini, donne e anziani. Parallelamente è stata avviata una massiccia operazione per liberare le strade dalle macerie e ripristinare la viabilità, operazione ancora in corso. Questo approccio ci ha permesso di organizzare un sistema “massivo” di aiuti”. La situazione è ovviamente delicata ma Balla garantisce che “il Governo ha lanciato la seconda fase con il programma multidimensionale di assistenza finanziaria diretta alle famiglie (300 dollari a famiglia e 14mila dollari per risanamento della casa) e di ricostruzione che mobiliterà principalmente le risorse finanziarie dello Stato e degli organismi pubblici, ma sarà aperto anche al contributo di attori privati e associativi di altri paesi. L’operazione di ricostruzione verrà effettuata in armonia con il patrimonio della regione, nel rispetto delle sue caratteristiche architettoniche uniche e delle tradizioni locali. Le misure dovrebbero quindi servire non solo a riparare i danni causati dal terremoto, ma anche a lanciare un programma ponderato, integrato e ambizioso per la ricostruzione e il miglioramento generale delle regioni colpite, sia in termini di rafforzamento delle infrastrutture che di miglioramento della qualità del territorio e della qualità dei servizi pubblici. In questo senso l’Italia, che ha manifestato la sua solidarietà, vicinanza e disponibilità fin dalle prime ore del terremoto, potrà sicuramente avere un ruolo attivo”.