All’Italia delle Regioni un ‘Orto lunare’ che riduce l’impatto ambientale

Si chiama ‘Orto lunare’ ed è un ecosistema agricolo intelligente che utilizza la tecnologia di precisione per garantire raccolti sicuri e di alta qualità, riducendo al contempo l’impatto ambientale. A ‘inventarlo’ è stato Lorenzo Mellano, ventenne di Cuneo e uno dei cinque vincitori della call for ideas ‘I giovani costruiscono il futuro delle regioni’, promosso dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nell’ambito della II edizione di ‘L’Italia delle Regioni’ in corso a Torino. Mellano, così come gli altri quattro colleghi, avrà l’opportunità di presentare la sua proposta ai tavoli di lavoro tematici dedicati alle infrastrutture materiali e immateriali in programma questo pomeriggio all’Archivio di Stato di fronte ai ministri presenti, ai presidenti e agli assessori regionali, agli stakeholders del settore pubblico e privato.



Il suo ‘Orto lunare’ sfrutta il metodo idroponico, eliminando la necessità di terreno e riducendo drasticamente l’uso di acqua e altre risorse. Grazie al sistema di ricircolo, è possibile ridurre notevolmente il consumo d’acqua utilizzata per irrigare le piante, che viene raccolta, filtrata e riutilizzata, creando un ciclo virtuoso che minimizza gli sprechi. L’Orto lunare è progettato per adattarsi a spazi domestici limitati, ed è equipaggiato con sensori che costantemente misurano e ottimizzano i parametri vitali delle piante, come l’ossigeno, la CO2 e la temperatura. Grazie alla sua scaffalatura mobile l’orto può essere posizionato ovunque, sia in spazi interni che in esterni, e grazie al suo design è predisposto per massimizzare l’utilizzo di luce solare se posto in maniera corretta negli spazi chiusi. Inoltre, le piante assorbono CO2 e rilasciano ossigeno, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria nelle tue vicinanze.