Sarebbero ovunque: negli ospedali, nei trasporti pubblici, nei cinema…. Ma cosa succede in Francia con le cimici dei letti? Negli ultimi giorni questi insetti sono riusciti a seminare il panico e a mettere sotto pressione il governo. ‘Cimici: da vampiro a peggio?’, ‘Cimici! Che psicosi!’… da Libération a Parisien-Aujourd’hui-en-France, i parassiti occupano ormai i titoli dei giornali nazionali. Ancora più allarmista, il canale americano Cnn parla addirittura di una “epidemia generale di cimici” in Francia a meno di un anno dai Giochi Olimpici.
Di fronte alla crescente ansia causata da questa piaga, il governo è in pressing. Il portavoce Olivier Véran ha promesso di “dare rapidamente risposte ai francesi“, mentre all’Assemblea nazionale, il leader dei macronisti, Sylvain Maillard, ha annunciato entro dicembre un progetto di legge in materia. Oggi il ministro dei Trasporti Clement Beaune ha convocato un tavolo urgente al ministero per fare il punto dopo le innumerevoli segnalazioni sui trasporti pubblici del Paese. “Non c’è alcuna recrudescenza delle cimici” “c’è gravità, ogni caso segnalato riceve una risposta, una verifica“, e nessuno di quelli denunciati “nelle ultime settimane” alla Ratp e alla Sncf è comprovato, ha spiegato il ministro che ha chiesto a tutti gli operatori di pubblicare i dati sui casi denunciati e su quelli accertati “ogni tre mesi”, perché “è importante essere trasparenti“. Il ministro ha inoltre “chiesto agli operatori di rafforzare i propri protocolli, di intervenire rapidamente. In ogni settore occorre un rafforzamento delle azioni” per fornire una “risposta ancora più efficace e rapida”. “Prendiamo sul serio questo tema. Non c’è una recrudescenza”, ma “una vera preoccupazione” riguardo ad un argomento da trattare “metodicamente, seriamente”, ha insistito.
Scomparsi dalla vita quotidiana negli anni ’50, questi insetti che si nutrono di sangue umano sono tornati negli ultimi trent’anni nei Paesi sviluppati grazie a uno stile di vita più nomade, al consumo che favorisce l’acquisto di seconda mano e alla crescente resistenza agli insetticidi. I dati diffusi a luglio dall’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, ambientale e sanitaria sul lavoro (ANSES) sono preoccupanti. In Francia, più di una famiglia su dieci è stata colpita dalle cimici negli ultimi cinque anni. All’inizio dell’anno scolastico sembrano essersi insinuati in ogni angolo della vita quotidiana francese. Nelle discussioni in terrazza come nella metropolitana di Parigi, dove nessuno si stupisce di vedere i propri vicini controllare i propri posti prima di sedersi. Almeno due scuole infette nel sud del Paese hanno dovuto chiudere temporaneamente. Nel nord, il pronto soccorso di un ospedale ha dovuto essere trasferito dopo la scoperta di focolai di cimici.
Foto e video amatoriali che ne segnalano la presenza hanno inondato i social network da metà settembre, ma non tutti i casi sono provati: studenti scappano da un anfiteatro ad Aix-en-Provence (sud) dopo un “caso sospetto”, un’influencer coreana da due milioni di follower mostra le sue braccia coperte di morsi dopo aver preso la metropolitana di Parigi, animaletti che camminano sui sedili del TGV… senza essere sempre chiaramente identificati. Dopo varie segnalazioni dagli utenti, il gruppo ferroviario Sncf e l’autorità dei trasporti di Parigi (Ratp) sono dovute intervenire a più riprese per far valutare i loro treni e cercare di rassicurarle i passeggeri. “Tutte le nostre attrezzature beneficiano di una pulizia approfondita e regolare (…) Negli ultimi giorni non è stato osservato alcun caso accertato di cimici” nelle metro, RER, tram o autobus, aveva fatto sapere la Ratp la scorsa settimana. Inoltre, sembrano aumentate notevolmente da parte di privati e professionisti del turismo le richieste di disinfestazione, preoccupati per questa cattiva pubblicità a meno di un anno dai Giochi Olimpici.
Se questi parassiti suscitano tanta preoccupazione, “è perché il problema riguarda tutti, senza distinzione di età o condizione sociale, ricchi e poveri“, stima Pascal Delaunay, parassitologo ed entomologo medico dell’Ospedale universitario di Nizza (sud-est). “Certamente la cimice non porta malattie, ma è fisicamente e nervosamente estenuante”. Quanto alla sua proliferazione in Francia, “è una realtà che è diventata difficile negare. Da cinque a sette anni assistiamo a un aumento esponenziale dei focolai di infestazione“, continua lo specialista. Colpiti per primi da questa ripresa, i paesi anglosassoni come l’Australia, quando ospitò i Giochi di Sydney nel 2000, e gli Stati Uniti per circa quindici anni, hanno “adottato sforzi significativi per contenere la loro diffusione”.