Calotta glaciale a rischio: maxi scioglimento con +2° di temperatura

Lo studio su Nature: la perdita improvvisa di ghiaccio è probabile se la soglia è compresa tra 1,7 °C e 2,3 °C al di sopra dei livelli preindustriali.

ghiacciai

La calotta glaciale della Groenlandia subirà una brusca perdita a causa dello scioglimento se il riscaldamento globale supererà le temperature di circa 2 °C rispetto a quelle preindustriali. Un successivo raffreddamento al di sotto di 1,5 °C potrebbe mitigare la perdita di ghiaccio, ma solo se avverrà entro alcuni secoli. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato su Nature. Si stima che la calotta glaciale della Groenlandia abbia contribuito per oltre il 20% all’innalzamento del livello del mare osservato dal 2002, a causa dello scioglimento dovuto all’aumento delle temperature. Tuttavia, non è chiaro come la calotta risponderà a un futuro sempre più caldo. I modelli e le prove paleoclimatiche, ad esempio, hanno suggerito che potrebbe stabilizzarsi in diverse configurazioni lungo traiettorie di riscaldamento o raffreddamento.

Nils Bochow e colleghi della Arctic University of Norway hanno modellato il comportamento della calotta glaciale della Groenlandia in scenari futuri di riscaldamento in cui le temperature superano prima le soglie critiche per la stabilità della calotta stessa, seguite da una riduzione della temperatura media globale. Gli autori suggeriscono che la stabilità è influenzata sia dalla durata del superamento delle temperature sia dall’entità dell’innalzamento. Hanno scoperto che la perdita improvvisa di ghiaccio è probabile se la soglia è compresa tra 1,7 °C e 2,3 °C al di sopra dei livelli preindustriali. Le analisi indicano che questa perdita può essere mitigata – anche per un riscaldamento massimo di 6 °C o più rispetto ai livelli preindustriali – se le temperature medie globali vengono successivamente ridotte a 1,5 °C entro pochi secoli.
La tempistica, tuttavia, è cruciale: temperature più fresche dopo un “superamento” della soglia richiede più di qualche secolo, è probabile che la calotta glaciale contribuisca ancora per diversi metri all’innalzamento del livello del mare.