Inflazione, Patuelli (Abi): Mi aspettavo pausa tassi, con Medioriente cambia tutto

“Lo spread a 200 punti base sembra basso rispetto alle punte di 15 anni fa, ma questo effetto è dovuto al fatto che sono saliti i rendimenti dei bund tedeschi. La Germania non è più la locomotiva europea con tassi a zero e ha un considerevole debito pubblico. Lo spread non è più un indicatore sufficiente per valutare il costo comparato del debito pubblico. Il rendimento dei titoli di Stato italiani a 10 anni è attorno al 5%, è il più elevato nell’Ue anche sopra Spagna, Portogallo e la Grecia”. Lo dice Antonio Patuelli, presidente di Abi, in una intervista a Il Sole 24 Ore. Sul temma dell’inflazione, Patuelli spiega: “Prima del conflitto in Medioriente mi aspettavo una pausa, per attendere quello che avevano fatto capire il governatore Ignazio Visco e il suo successore, Fabio Panetta. E cioè che bisogna lasciare il tempo per rendere efficaci le decisioni. Gli eventi in Israele complicano tutto: bisogna esserne consapevoli. Sono andato a rivedere la crisi energetica del ’73 successiva alla guerra dello Yom Kippur. Produsse un livello molto acuto di austerity in Italia, perché si era impennato il prezzo del petrolio. Il Medioriente per noi è l’anticamera di casa”.