“Nell’ambito della discussione sull’immigrazione che terremo in Consiglio, l’Italia sosterrà ancora una volta con forza: l’immediata implementazione dell’accordo con la Tunisia; la piena attuazione del Piano di azione in dieci punti presentato dalla Commissione europea; il varo di una missione navale europea, in accordo e in collaborazione con le autorità del nord africa, ma sia chiaro per per ottenere questa disponibilità è necessario però un radicale cambio di rapporto con quelle autorità, basato sul rispetto e non su un approccio paternalistico e predatorio, come purtroppo spesso è accaduto in passato. E poi ancora la necessità di rafforzare i meccanismi di cooperazione di intelligence e di polizia al fine di contrastare più efficacemente le infiltrazioni jihadiste, e una più efficace politica di espulsione immediata dei soggetti segnalati come radicalizzati e di rimpatrio, che deve essere messa in campo dall’Ue nel suo complesso e non semplicemente dai singoli stati”. Lo dice la premier, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Senato prima del consiglio europeo del 26 e 27 ottobre.